Marocco con la XTZ 1200
Da quanto abbiamo la Supertenere 1200, la voglia di viaggiare abbastanza lungo aumenta sempre quindi optiamo un viaggio in “Marocco” che desideriamo da tanti anni anche se ci siamo stati durante il viaggio di nozze (1985) con la 4×4 Mercedes GD240, studiamo l’itinerario in modo che non ci si stanca lo stesso percorso per la via costa francese/spagnolo, optiamo un traghetto abbastanza lungo da Livorno per Tangeri con tappa a Barcellona che dura circa 60 ore, aprofittiamo per rilassare e a studiare l’itinerario e a conoscere motociclisti (4/5 italiani su BMW)
A Tangeri per una formalità veloce, dirigiamo Chefchaouen, una città fatta di salite e muri tutti dipinti di varie tonalità del blu.
Un sollievo per la vista e un attimo di pace. Poi dirigiamo FES, visitiamo: la Madrasa Ba Inania, il Museo del legno, le concerie che è stupendo visitare dal negozio dei tappeti che non abbiamo nemmeno comprato un pezzo perchè sulla moto non c’è spazio. A pranzo ci rifugiamo in un bar carinissimo dove finalmente possiamo spezzare la routine dei tajine. Il Caffè o’clock vi sorprenderà. E’ un bar moderno con una bella terrazza su più livelli e tante, tantissime, cose buone: dai falafel con l’hummus agli hamburger e patatine, smoothies e pasticceria marocchina. Tutto davvero buono ed è anche molto economico, dormiamo IBIS.
Dopo 2 giorni, ci fermiamo sulla strada Ifrane, poi raggiungiamo in serata Merzouga, ai margini del deserto del Sahara, a soli 50 km dal confine con l’Algeria e a 30 km da Erfoud, si trova il piccolo villaggio di Merzouga, un’oasi immersa tra giganti dune di sabbia fine che raggiungono anche i 250 metri di altezza e si estendono per migliaia di km, ci attende il signor Youssef dell’Hotel Chez Youssef, struttura originale di costruzione berbera, della calda ospitalità marocchina, di una straordinaria immediata empatia, Youssef ci fa sentire come a casa, cena e colazioni abbondanti. Adeguata con pannelli solari,condizionatori ecc. Siamo rimasti entusiasti da questa casa tradizionale, pulitissima e molto accogliente, a due passi dalle grandi dune dell’Erg Chebbi.Ci accompagna personalmente per le dune dell’Erg Chebbi a dorso dei dromedari e parla benissimo italiano.
Foto qui sotto è l’Hotel interno/esterno, cortile e cena con lui.
Da Merzouga è il momento di dirigere verso ovest per circa 500 km toccando i paesi come Le Gole del Dades, Le Gole di Todra, Ait Ben Haddou, pernottando all’Hotel Ibis a Ouarzazate.
Le Gole del Dades, lungo la strada delle gole, percorriamo circa 60 Km prima di tornare indietro. Lo spettacolo è bello, anche se non così entusiasmante come altri. Più bello al ritorno quando la luce accende l’ocra delle montagne e il sole ci riporta alla temperatura che preferiamo, sosta in cima dell’Hotel Timzillitte a gustare il delizioso pranzo con una panorama mozzafiato.
Dopo cena dirigiamo verso le Gole del Todra, uno dei canyon più spettacolari del mondo. Gli ultimi 600 metri sono spettacolari per le alte pareti a strapiombo raggiunge i 160 metri di altezza, di roccia rosa e grigia scavate dall’acqua vi si apriranno davanti gli occhi lasciandovi meravigliati dalla loro imponenza che dista circa 50 km dalle Gole del Dades.
Ait Ben Haddou, patrimonio Unesco. Impieghiamo poco tempo da Ouarzazate, molto suggestiva il viaggio tra le montagne, quando arriviamo ci fermiamo a prendere un boccone a La maison d’hôtes chez Braim e visto che sono le 14 passate mangiamo da soli in terrazza con la vista sulla Kasbah. Tutto davvero ottimo e abbondante: il tajine di pollo al limone con frutta e dolcetti alle mandorle. Visitiamo così l’antico Ksar e il villaggio sono di un rosso ocra molto intenso che alle 16 si accende ancora di più regalando uno spettacolo emozionante.
Ouarzazate, sorprendente per la città ordinatissima, pulitissima quindi dopo una notte proseguiamo per Marrakech su una strada abbastanza “off” passando prima per Ait Beh Haddou poi per Col. Du Tichka uno scenario mozzafiato, altezza 2260 mt.
La sera arriviamo a Marrakech, pernottando sempre il nostro preferito Hotel Ibis che ha una piscina, anche perchè faceva un caldo incredibile, sui 33/34 gradi e rimaniamo per tre giorni visitando prima di tutto la famosa piazza Jemaa El Fna, patrimonio dell’Unesco. E’ uno spettacolo vedere (anche se ci siamo visti nel 1985) come si trasforma all’imbrunire: incantatori di serpenti, donne che cercano in tutti i modi di tatuarvi, fumi di arrosti, cavalli, dromedari, scimmie e motorini, ci siamo fermati al “Maison de la Photographie” con un bellissimo terrazzo dove prendere le bibite ghiacciate.
Sulla via di ritorno, abbiamo preso autostrada per Essaouira poi Tangeri, strada magnifica a 2 corsie per lato con area servizio in stile europea.
Da Tangeri abbiamo preso il traghetto per Gibilterra.
Da Gibilterra proseguiamo per Siviglia, Huelva ed infine Lisbona (Portogallo) e restiamo in tutto per 5 notti sostando anche due notti a Cascais, una località balneare molto bello.
Lisbona, adagiata sulla riva dell’immenso fiume Tago da secoli incanta i viaggiatori che vi sono transitati. Il suo fascino malinconico, la sua intensa vita notturna, il suo carattere popolare e al tempo stesso fiero che rende una delle capitali europee più suggestiva e al tempo stesso difficile da amare e da scoprire. Di notte la città si trasforma in zone come il Bairro Alto, Santos, Docas, 24 de Julho riprendono vita in un movimento di ristoranti, bar, discoteche che finisce solo al mattino e avrete bisogno una volta della calma di una terrazza per riposare.
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