Da kanab si prosegue …
Siamo partiti da Las Vegas per poter arrivare al Kanab e siamo venuti apposta per un incontro con una guida locale Jeff&Jen, conosciuta 2 mesi fa, per poter programmare la visita di “The Wave” un bellissimo posto. Per andarci ci vuole il permesso concesso dal Visitor Center di Kanab dove ogni mattina vengono estratti solo 10 fortunati su 150 circa partecipanti. In 3 giorni non siamo stati estratti e nel frattempo abbiamo approfittato per fare un bellissimo sentiero “Wire Pass” di cui parliamo in un’altra pagina se volete Clicca qui.
Delusi per non essere sorteggiati per”The Wave”, proseguiamo il viaggio salutando i nostri carissimi amici guida.
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Arrivati a Page (anche qui ci siamo venuti già 2 mesi fa) e ci fermiamo per due notti anche perchè è la stessa strada che abbiamo passato quindi visitiamo nuovamente il bellissimo “Antelope Canyon”.
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Salutando la magnifica Page, proseguiamo per Monument Valley, anche qui siamo già venuti due mesi fa ma stavolta ci fermiamo per due notti davanti ai monoliti, con il tramonto e l’alba una bellezza indescrivibile.
Al fast food di Kayenta abbiamo conosciuto una coppia tedesca Tania&Uwe molto simpatica con la quale ci siamo scambiati moltissime idee, informazioni, anche loro vanno in Messico e speriamo di poterli incrociare di nuovo e viaggiare insieme.
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Moab: abbiamo sostato per due notti proprio all’interno dell’Arches National Park, bellissime come queste foto grazie anche al drone. Se già conoscete un po’ la natura dei parchi dell’Utah forse non c’è bisogno di dirvi altro e su quali sono gli archi naturali e le altre formazioni rocciose: tra gli altri, vi segnaliamo il sontuoso Delicate Arch, il Landscape Arch e, più riparato, il Navajo Arch etc…
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Aspen (Colorado): ci ha incuriosito tanto anche perchè abbiamo sentito parlare tanto di questa magnifica città famosa, nelle Montagne Rocciose, una città sciistica visitata tutto l’anno per le attività all’aperto. È nota anche per i ristoranti e le boutique di lusso, oltre ai punti di interesse come il Wheeler Opera House, costruito nel 1889 durante il boom delle miniere di argento della zona. La Wheeler Stallard House è un museo di storia locale situato in una casa del XIX secolo in stile Regina Anna. L’Aspen Art Museum ospita opere d’arte contemporanea.
Ci ha incantato tanto questa magnifica città ma la temperatura, che sbalzo, ben -5° gradi la notte e 5/7° di giorno poi c’era pochissima gente, perchè fuori stagione, il 22 Novembre riapriva il funicolare/seggiovia per gli sci.
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Taos di Pueblo: andando a Taos non si può fare a meno di visitare il Pueblo considerato uno dei pochi paesini ancora abitati. Tuttavia è un po’ deludente perché le casa veramente abitate sembrano molto poche, altre sono usate come negozietti di oggettistica indiana e l’aspetto nel complesso è abbastanza trascurato. E’ comunque interessante fare un giro superando il rio sui due ponticelli e visitare la chiesa ed il cimitero. All’esterno delle abitazioni si possono vedere i forni usati per cuocere. Vale assolutamente una visita, nonostante i 16$ del prezzo di ingresso. La più interessante costruzione del Pueblo di Taos è un complesso residenziale di case costruite con mattoni di paglia e fango, diviso in due dal Rio Pueblo. Secondo il the Pueblo’s Web site venne probabilmente costruito tra il 1000 ed il 1450. È stato inserito tra i National Historic Landmark il 9 ottobre 1960, ed in seguito divenne un Patrimonio dell’umanità. Dal 2006 circa 150 persone vivono regolarmente al suo interno.
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El Santuario de Chimayó è una chiesa cattolica romana a Chimayó in New Mexico (Stati Uniti). Questo santuario, è un monumento storico nazionale, famoso per la storia della sua fondazione e come luogo di pellegrinaggio contemporaneo. Riceve circa 300.000 visitatori all’anno ed è stato definito “senza dubbio il più importante centro di pellegrinaggio cattolico negli Stati Uniti”.
Merita tanto il nostro viaggio per arrivare fin qua, è veramente sbalorditivo per la bellezza e conservazione perfetta, all’interno della chiesa (purtroppo non si può fotografare) è incredibilmente bello e abbiamo dovuto comprare una croce da appendere al nostro piccolo furgone.
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Santa Fe: adorabile. E non c’è termine più appropriato per dipingere Santa Fe, una perla nel nord-est del New Mexico. La città ha un fascino tutto suo e, anche se è la capitale e la quarta città per dimensione del suo stato, ha ben poco a che fare con architetture moderne o grattacieli. La città è anche famosa perché da qui passa un tratto della storica Route 66.
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National Park Petrified Forest (Arizona): la Blue Mesa, arriviamo finalmente alla cosiddetta foresta pietrificata d’Arizona, prima Agate Bridge, un grosso tronco d’albero pietrificato che unisce due sponde di un canalone. Successivamente troverete Jasper Forest, un punto panoramico dove abbiamo ammirato altri boschi pietrificati, e Crystal Forest: lungo un sentiero pedonale asfaltato di poco meno di un miglio, migliaia di ciocchi e tronchi d’albero pietrificati, con cristalli di quarzo incastonati. Arrivando finalmente all’estremità meridionale del parco troverete altri due sentieri che si spingono in lande desolate disseminate di scheletri pietrificati di alberi. Il Giant Logs parte dal Raimbow Forest Museum (un museo di fossili preistorici) e porta fino all’Old Faithful, il più grosso tronco pietrificato del parco. L’altro sentiero, in direzione est, è il Long Logs: un po’ più lungo, permette di raggiungere anche Agate House, un’antica casa di legno pietrificato.
Veramente stupendo.
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Phoenix: Abbiamo dovuto passare per aver concordato prima con il titolare dell’officina della Volkswagen, Ryan per fare il tagliando totale.
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Il viaggio continua…