Islanda – Fly&Drive
Con i nostri amici al pub, abbiamo parlato per caso di fare un viaggio assieme anche perchè non abbiamo mai fatto viaggi insieme eppure siamo amici da oltre 50 anni, ci hanno proposto Islanda e noi Islanda ?!?! Si con il nuovo aereo Wizzair da Napoli in diretta per Reykjavik a/r costa circa 80€ e Domenica siamo qui Islanda…!!!
Il nostro viaggio è stato durato circa 8/9 giorni e non ha nemmeno piovuto.
Appena atterrati, subito all’autonoleggio ma con grande sorpresa, avevamo prenotato per sbaglio una piccola suv con due porte, allora abbiamo optato per la Kia Sorento, pagando con una bella cifra (1.280€ compreso kasko).
Per fortuna, alla fine del viaggio, ho fatto una pacca al nostro bel 4×4 con ruote dentate e tantissima tecnologia.
Qui sotto sono i posti che abbiamo visitato:
1° giorno: 190 km
Reykjavik
La città ha un centro storico molto grazioso, è molto vivace, anche d’inverno con la neve e temperature polari. Da non crederci, il sabato sera con -2 °C e ghiaccio sulle strade si incontrano fiumi di ragazze e ragazze in giro per locali a sorseggiare drink e a divertirsi: Reykjavik ha una nightlife tra le più vivaci del nord Europa! Peccato che noi non abbiamo potuto verificare anche perchè siamo arrivati Domenica, per noi una temperatura veramente polare anche perchè c’è un vento incredibile.
Con circa 120.000 abitanti Reykjavík è il cuore politico, culturale ed economico dell’isola.
Qui si trovano le maggiori facoltà universitarie del Paese, teatri, musei e istituzioni culturali e i principali servizi caratteristici di una capitale occidentale. Forma con altre città un conglomerato urbano di circa 206.000 abitanti, ovvero due terzi dell’intera popolazione islandese (circa 320.000 abitanti).
Blue Lagoon, Islanda
Il Blue Lagoon è famoso in tutto il mondo per le sue terme naturali, una meta imperdibile per chi visita l’Islanda. Avevamo pianificato di fare un bagno rilassante alle terme al termine del nostro giro dell’isola, ma purtroppo non è stato possibile a causa di un violento temporale che ci ha colto di sorpresa. Nonostante ciò, rimane una delle prime tappe della nostra prossima visita in Islanda!
Vulcano Fagradalsfjall, Islanda
Il vulcano Fagradalsfjall è una modesta formazione montagnosa che fa parte di un altipiano più ampio, caratterizzato da eruzioni fissurali che si verificano con una certa periodicità. Al momento della nostra visita, però, era inattivo… che sfortuna! Situato nel sud dell’Islanda, nella regione di Suðurland, il vulcano non è propriamente un cratere, ma un sistema di fenditure vulcaniche che attraversano la penisola di Reykjanes.
Il percorso per arrivare fino a Fagradalsfjall è stato piuttosto impegnativo: un vento fortissimo e un freddo polare ci hanno messo a dura prova, rendendo l’escursione più difficile di quanto ci aspettassimo. Una volta arrivati, abbiamo trovato un ampio parcheggio, ma niente ristoro o bar nelle vicinanze, quindi è bene essere preparati con cibo e bevande.
Eyrarbakki, Islanda
La nostra prima notte in Islanda l’abbiamo trascorsa a Eyrarbakki, un piccolo villaggio sulla costa meridionale. Siamo arrivati a notte fonda, stanchi dal viaggio, e abbiamo pernottato al Bakki Apartments & Hostel, un accogliente hotel che si trova a pochi passi dalla spiaggia.
La sistemazione era perfetta per noi: un monolocale spazioso, dotato di un letto matrimoniale, un salotto con divano letto, un cucinino attrezzato con tutto il necessario per preparare i pasti e un bagno con doccia. Quello che ci ha colpito di più è stata la temperatura incredibilmente calda e l’ambiente impeccabilmente pulito. Il prezzo per una notte in quattro persone è stato di 105€, un ottimo rapporto qualità-prezzo, considerando la posizione e i comfort offerti. Un’ottima scelta per un soggiorno breve, ideale per ricaricare le energie prima di continuare il nostro viaggio!
2° giorno: 180 km
Cascata Seljalandsfoss
La Seljalandsfoss, nota come “la cascata liquida”, è una delle cascate più celebri dell’Islanda, con un’imponente altezza di circa 60 metri. La sua silhouette unica e la bellezza selvaggia la rendono una delle immagini iconiche dell’Islanda, spesso presente in calendari e copertine di libri. La vera magia della cascata si svela quando è illuminata dal sole, creando spettacolari arcobaleni che sembrano danzare tra le acque.
L’ingresso alla cascata è gratuito, ma bisogna considerare che l’ampio parcheggio si trova a circa 400 metri dal punto di osservazione, ed è a pagamento. Nelle vicinanze troverete un bar e delle toilette per una sosta. È importante notare che l’uso del drone è vietato in quest’area, per garantire la sicurezza e la tranquillità dei visitatori.
Cascata Skógafoss
Un’altra meraviglia naturale da non perdere è la Skógafoss, situata nel sud dell’Islanda, presso la località di Skógar. Questa maestosa cascata è alimentata dal fiume Skógaá, che nasce dal ghiacciaio Eyjafjallajökull. Originariamente, il salto della cascata faceva parte di una scogliera che si affacciava sul mare, ma oggi la costa dista diverse decine di chilometr
Skógafoss è particolarmente spettacolare per la sua imponente massa d’acqua che scende impetuosa, creando una nebbia che spesso regala spettacolari arcobaleni. È possibile salire sulla sommità della cascata grazie a una lunga serie di scale, che offrono una vista panoramica straordinaria.
L’ingresso alla cascata è gratuito e l’ampio parcheggio si trova a circa 400 metri dalla cascata. Tuttavia, qui non troverete bar o toilette, quindi è consigliabile prepararsi prima della visita. Anche in questa zona, l’uso del drone è vietato.
Solheimasandur “Crashed DC-3 Plane”
Una delle esperienze più affascinanti dell’Islanda è sicuramente la visita al sito del DC-3 Plane Wreck a Solheimasandur. Il relitto di un aereo statunitense che si è schiantato nel 1973 su una vasta e desolata spiaggia nera, creando uno scenario suggestivo e molto fotografato. La spiaggia sembra estendersi all’infinito, di fronte all’oceano, ed è un luogo davvero unico.
Per arrivare al relitto, bisogna lasciare l’auto nel parcheggio e percorrere a piedi circa 3 km (5-6 km tra andata e ritorno), una camminata che può richiedere circa mezz’ora a tratta. Tuttavia, per chi non vuole affrontare il lungo cammino, è disponibile un servizio navetta (al costo di circa 17€), che permette di arrivare comodamente al sito.
Il relitto dell’aereo è ormai parzialmente distrutto, e sembra che i contadini locali abbiano smontato parti dell’aereo negli anni, ma rimane comunque una meta iconica e un set fotografico da sogno. La desolazione del luogo, unita alla solitudine della spiaggia nera, rende il sito davvero speciale.
Sólheimajökull
Il Sólheimajökull è un ghiacciaio situato nel sud dell’Islanda, tra i vulcani Katla e Eyjafjallajökull, ed è una delle mete più popolari per chi desidera avvicinarsi a un ghiacciaio. Parte del più grande ghiacciaio Mýrdalsjökull, il Sólheimajökull è famoso per le sue dimensioni e la relativa facilità di accesso. La camminata per avvicinarsi al ghiacciaio può essere impegnativa, ma la vista spettacolare e l’esperienza di essere così vicini a un ghiacciaio lo rendono un’esperienza imperdibile.
Come per altre attrazioni naturali dell’Islanda, qui non ci sono bar, ristoranti o toilette nelle vicinanze, quindi è consigliabile prepararsi prima della visita. Anche in questa zona, l’uso del drone è vietato.
Reynisfjara
La spiaggia di Reynisfjara è senza dubbio uno dei luoghi più suggestivi e mozzafiato che abbiamo visitato in Islanda. Immersa tra formazioni rocciose, antiche caverne, sabbia nera e un mare in tempesta, sembra uscita direttamente da un film! Il contrasto tra la sabbia nera e il mare blu, con le rocce scolpite dal vento e dall’acqua, crea uno spettacolo naturale che toglie il fiato.
Abbiamo avuto la fortuna di visitarla con un po’ di sole, che ha reso ancora più intensi i colori del paesaggio. In questo periodo (Novembre), c’erano pochissimi turisti, quindi abbiamo avuto il tempo di scattare splendide foto senza fretta. Un’altra sorpresa è stata avvistare una foca che nuotava nel mare, a poca distanza dalla riva—un momento davvero speciale.
La spiaggia è ben attrezzata con un ristorante/bar e toilette, e c’è un ampio parcheggio disponibile. Tuttavia, è importante sapere che l’uso del drone è vietato in questa zona, per proteggere la tranquillità del luogo.
Vík
Dopo la visita alla spiaggia di Reynisfjara, ci siamo fermati a Vík, un delizioso paesino del sud dell’Islanda, per fare una pausa e mangiare qualcosa in uno dei bar locali. Abbiamo anche approfittato dell’occasione per fare un po’ di shopping nei negozi invernali, che sorprendentemente non erano così costosi come si dice in giro.
Poco dopo, ci siamo diretti verso il nostro hotel, Flaga 2 Guesthouse, situato a circa 50 km da Vík, in una fattoria isolata, raggiungibile tramite 20 km di strada sterrata. Il posto è davvero fuori dal comune: camere accoglienti, una cucina comune ben attrezzata e bagni piuttosto piccoli, ma funzionali. Il vero punto di forza di questo hotel è la sua posizione, ideale per ammirare le stelle nel cielo notturno, lontani da qualsiasi inquinamento luminoso. Un’esperienza unica, che rende questo posto perfetto per chi cerca tranquillità e bellezza naturale.
3° giorno: 480 km circa
Il Ghiacciaio Skaftafell e il Parco Nazionale Vatnajökull
Il ghiacciaio Skaftafell è una delle zone più suggestive e selvagge del Parco Nazionale Vatnajökull, situato nel sud-est dell’Islanda. Questa vasta area glaciale ospita alcuni dei ghiacciai più imponenti del paese, tra cui il Skaftafellsjökull e il Svínafellsjökull. Le acque ghiacciate di questi ghiacciai alimentano una rete di fiumi e laghi, creando scenari mozzafiato e rendendo l’area ideale per gli amanti della natura e dell’avventura.
Numerosi sentieri escursionistici si snodano all’interno della regione, portando i visitatori alla scoperta di panorami spettacolari. Tra le principali attrazioni c’è il Monte Kristínartindar, una vetta che offre una vista panoramica incredibile sulla regione circostante, e la cascata Svartifoss, famosa per le sue imponenti colonne di basalto nero che creano uno sfondo drammatico. A ovest si trova la valle Morsárdalur, un’area ricca di fauna e vegetazione, e i boschi di Bæjarstaðarskógur, l’unico esempio di foresta naturale nel Parco Nazionale. A est, il vulcano Öræfajökull, con la sua cima ghiacciata Hvannadalshnúkur, domina l’orizzonte, aggiungendo un tocco di maestosità alla bellezza selvaggia della zona.
Il Ghiacciaio Vatnajökull e l’Evoluzione del Turismo in Islanda
Il Parco Nazionale Vatnajökull si sviluppa attorno al Vatnajökull, il più grande ghiacciaio d’Europa. Con una superficie di 8.100 km², è il ghiacciaio con il maggiore volume d’Europa e il secondo per estensione. A livello globale, è la quarta massa di ghiaccio più grande al mondo, dopo la calotta glaciale dell’Antartide, quella della Groenlandia e il Campo de Hielo Sur in Patagonia.
Situato nel sud-est dell’Islanda, il ghiacciaio Vatnajökull copre circa l’8% dell’intera superficie dell’isola. La sua coltre di ghiaccio ha uno spessore medio di circa 400 metri, con punte che raggiungono i 1.100 metri nelle zone più alte. Sotto la sua vasta superficie ghiacciata si nascondono numerosi vulcani attivi, tra cui il Bardarbunga (il più grande) e il Grimsvötn. Le eruzioni di questi vulcani provocano periodiche inondazioni glaciali, che sciolgono i ghiacci e inondano la pianura sottostante, riversandosi poi nel mare.
L’ambiente di Vatnajökull è straordinariamente variegato. Oltre al ghiaccio, la regione nasconde montagne, valli, altipiani e vulcani, creando paesaggi che sembrano usciti da un altro mondo. La calotta glaciale si eleva fino a circa 2.000 metri sul livello del mare, mentre la base del ghiacciaio scende fino a 300 metri sotto il livello del mare.
Il Clima Estremo e le Sfide per il Turismo
Il vento nell’area di Vatnajökull può essere incredibilmente forte, come testimoniano le foto di paesaggi gelati e tempestosi. Questo clima severo può limitare molte attività turistiche, costringendo i tour operator a sospendere i loro servizi. Le imbarcazioni che navigano tra gli iceberg, le escursioni nelle grotte di ghiaccio e i voli in elicottero sono spesso interrotti nei mesi invernali, a partire da novembre, quando il freddo e la neve rendono impraticabili le condizioni.
Fino a poco tempo fa, l’Islanda era un paese con un’infrastruttura logistica molto limitata. Nel 1985, circa il 90% delle strade erano sterrate, e i viaggiatori dovevano affrontare decine di guadi per attraversare i fiumi. Nel 2000, la situazione era leggermente migliorata, ma la rete stradale rimaneva ancora molto rustica. Oggi, nel 2023, l’Islanda è più accessibile che mai, con un’infrastruttura stradale migliorata che consente ai turisti di visitare facilmente le principali attrazioni turistiche: cascate, laghi e spiagge nere, che sembrano uscire direttamente da un depliant turistico. Ormai, molti visitatori possono esplorare questi luoghi con una normale automobile berlina senza problemi.
Tuttavia, ciò che è rimasto di autentico e indimenticabile dell’Islanda sono i luoghi più remoti e meno battuti dal turismo di massa, come il cratere di Askja, il ghiacciaio Vatnajökull e il vulcano Ekla. Quest’ultimo, purtroppo, è attualmente inaccessibile a causa delle condizioni di neve estrema e della strada chiusa, ma non appena la situazione migliorerà, ci torneremo sicuramente.
Un Consiglio per i Viaggiatori Avventurosi
Se avete un po’ di esperienza in fuoristrada e siete pronti a fronteggiare qualche difficoltà, vi consiglio vivamente di noleggiare un buon fuoristrada (non il comune SUV da città) anziché affidarsi ai soliti tour operator. Con un veicolo adatto, potrete visitare i luoghi meno battuti, ancora parzialmente incontaminati, e vivere l’Islanda autentica, lontano dalla folla di turisti che, purtroppo, ormai invadono i principali siti turistici.
Solo così potrete dire di aver veramente visto ciò che resta di autentico e interessante in Islanda: un paesaggio mozzafiato, lontano dai percorsi più turistici. Se, invece, preferite l’approccio più comodo e “pacificato”, l’Islanda è ormai una meta turistica comune, accessibile a tutti. Le principali attrazioni sono facilmente raggiungibili, con ingresso gratuito e ampi parcheggi che includono bar, ristori e toilette, rendendo l’esperienza più comoda ma anche più standardizzata.
Jökulsárlón: La Laguna Glaciale dell’Islanda
La Jökulsárlón è una splendida laguna glaciale situata nel sud-est dell’Islanda, ai confini del Parco Nazionale Vatnajökull. Le acque blu della laguna sono punteggiate da enormi iceberg che si staccano dal Breiðamerkurjökull, un ramo del ghiacciaio Vatnajökull. La laguna sfocia nell’oceano Atlantico attraverso un breve canale, dove i blocchi di ghiaccio si arenano sulla spiaggia di sabbia nera, creando uno spettacolo mozzafiato.
In inverno, la laguna ospita centinaia di foche, attratte dalla ricca fauna ittica della zona. Il contrasto tra il ghiaccio e la sabbia vulcanica nera rende Jökulsárlón una delle destinazioni più fotografate e affascinanti dell’Islanda, perfetta per chi cerca un’esperienza unica e serena in mezzo alla natura selvaggia.
Höfn – Seljavellir
Höfn è un incantevole porticciolo che ci ha conquistato, ma ciò che lo rende davvero speciale è il ricordo dell’Aurora boreale che abbiamo visto direttamente dal nostro hotel, la Seljavellir Guesthouse. Un posto davvero magnifico: la nostra stanza aveva una finestra completamente vetrata, perfetta per ammirare l’aurora, anche se il freddo polare (-5°C) non ci ha certo risparmiati!
Il costo della camera era di 65€ a notte, colazione inclusa.
4° giorno: 340 km
Eggin Gledvik
Ci siamo fermati lungo la strada ad ammirare una trentina di grosse uova di marmo ognuna delle quali rappresenta un uccello del luogo.
Eastfjiords
I fiordi orientali dell’Islanda sono un tratto di costa di 120 chilometri di circa 3 ore di guida da Berufjörður, al piccolo villaggio di pescatori di Borgarfjörður Eystri, a nord.
Per noi è un luogo magico, incredibilmente bello i sentieri dove abbiamo ammirato bellissima panorama.
Solo il 3,2% stimato vive nell’Islanda orientale. Localmente indicato come “Austurland” o “Austfirðir”.
L’intera area copre 22.721 chilometri quadrati.
Egilssradir Lyngás Guesthouse – Hotel
Ci siamo fermati qui la notte dopo un bel percorso di 250 km da Hofn tutta la costa frastagliata, molto stupenda.
Hotel – Guesthouse molto carina con camera letto spaziosa, confortevole e pulita, le zone comuni sono ampie e ben organizzate come cucina spaziosa dove c’è tutto. Bagni in comune grandi e pulizia dei servizi impeccabile. Ambiente molto giovanile.
In pieno centro città è perfetto come punto d’appoggio!
Ci ha costato 51€ a camera
5° giorno: 390 km
Dettifoss
Per raggiungere la cascata a piedi con la neve abbondante richiede un certo tipo di fisico anche perchè è distante, ben più di un chilometro ma vale la pena gustare da vicino il potente getto dell’enorme cascata.
Ingresso gratuito, ampio parcheggio, toilette, senza ristoro/bar.
Cave Grjotagja
La Grjótagjá è una piccola grotta lavica nei pressi del lago Mývatn in Islanda, interessata da alcune fonti termali. All’inizio del XVIII secolo il fuorilegge Jón Markusson viveva nei dintorni e utilizzava la grotta per farsi il bagno.
Lago Blu – Hverir
Hverir area geotermica anche chiamato lago blu nei pressi del Lago Myvatn, Nord Islanda. Piscina naturale alimentata da sorgenti calde che sgorgano da una profondità di 2500 m. Le sorgenti sono 4 e sono ben segnalate perché l’acqua vi sgorga a 100°C che è pericoloso avvicinare che la temperatura nella “piscina” varia in base alla vicinanza alla sorgente e alle correnti che si formano, ma è in media sui 38°. Poiché la concentrazione di zolfo è alta, meglio non immergersi con gioielli d’argento o rame per non danneggiarli.
Lago Myvatn
Che è un lago immenso, non abbiamo potuto approfondire bene anche perchè avevamo fretta di arrivarci ad Akureyri, dopo le lunghe ore di viaggio.
Akureyri
E’ la seconda città più grande dell’Islanda.
Ci siamo fermati qui, in uno stupendo hotel “K16Apartments” senza personali, ho prenotato con il Booking.com e ci ha dato il pass per entrare nel monolocale enorme composto da una camera da letto, un enorme salone e cucina con un bagno, design moderno che si trova proprio sulle vie del centro, che ci ha costato 102€ per 4 persone.
6° giorno: 640 km
Da Akureyri a Geysir come da programma, abbiamo trovato una buona stradina su mappa Google, percorribile di circa 350 km. Quindi alle 9 di mattina siamo partiti e dopocirca 250 km troviamo sempre più neve e ghiaccio su strada e con grande difficoltà abbiamo proseguito per circa 50 km non trovandosi più una strada tracciata e ci siamo impantanati come questa foto
Tanto spavento anche perchè siamo isolati da tutto, per fortuna dopo un ora è venuto il soccorso per caso che ci ha tirato subito fuori consigliandoci di rientrare dove siamo venuti (300 km circa) di proseguire la strada principale, di altri 350 km perchè qui la strada è chiusa, accidenti…!!!
Arrivati all’hotel prenotato su Booking verso le 8 di sera, stremati e affamati e abbiamo per fortuna trovato un ristorante all’interno dell’Hotel a 500 metri più avanti a gustare i spaghetti.
Oggi una giornata veramente di grande avventura.
Hotel Bjork Guesthouse a 25 km dal Geysir, camera abbastanza piccola e tramite per email ci hanno dato il codice per entrare.
61€ a camera.
7° giorno: 185 km
Ci siamo svegliati di buon umore pensando a quello che è successo ieri, appena usciti dal guesthouse, siamo rimasti a bocca aperta anche perchè piove tanto che è normale in Islanda ma noi qui per una settimana c’era sempre il sole…!!!
Geysir
Geysir è un geyser situato nella valle di Haukadalur, in Islanda.
Abbiamo visto l’eruzione di un geyser, purtroppo di piccola pressione rispetto a quello che abbiamo visto negli USA al Geyser Yellowstone (Se volete vedere il nostro viaggio negli USA con il nostro furgone VW T5).
Comunque una tipologia di sorgente di acqua bollente che ha delle eruzioni intermittenti di circa 5 minuti che creano delle colonne di acqua calda e vapore. La parola geyser deriva proprio da Geysir che è il nome del più noto geyser islandese.
8° giorno: 35 km
Oggi ultimo giorno in Islanda.
La colazione dell’hotel che è veramente abbondante, c’è perfino la Nutella 🙂 Poi restituiamo il nostro amato Kia Sorento all’Alamo dell’aeroporto internazionale Kevlav.
Nessuna formalità per il tampone ne Green Pass eppure ci dicevano di fare i tamponi.
Durante le 5 ore di volo, guardando le foto scattate in Islanda su iPad 12,9.
Orario di arrivo preciso a Napoli, wow a 18/20°. Subito a casa di Orazio/Gioconda per la cena e parliamo per il prossimo viaggio, forse Marocco sempre Fly&Drive.
Spese per il Viaggio in Islanda
- Autonoleggio (8 giorni, casco completo)
Kia Sorento Hybrid (1.280€ divisi per due) → 640€ - Hotel per 2 persone (7 notti) → 460€
- Pranzo/Cena → 280€
- Spese varie (Benzina, etc.) → 250€
- Voli per 2 persone a/r da Napoli a Reykjavik → 210€
Totale: 1.840€